nudo
C’è un silenzio sopra le righe, stasera
il solito cielo scuro d’estate
illuminato da luci lontane
invita suadente all’esilio dell’inutile.
Basta spesse barriere, non servono
non bisogna nascondersi,
da cosa, da chi, poi?
Me ne sto nudo, senz’allerta.
Aspetto calmo il momento
che verrà subito dopo questo;
è liscio, quieto, antico e saggio,
accetta il suo posto qualunque.
La misura è quella che è,
che dev’essere e così sia.
Sento la verità sussurrare,
che così sempre, sarebbe un miracolo.
Sotto questo cielo scuro,
quel che serve:
occhi e bocca e naso,
per guardare e respirare;
e mormorare piano: grazie.
Nessun commento:
Posta un commento